C. Spenuso presenta un'articolata relazione sulla concezione leopardiana della natura e del corpo a partire da un confronto con varie tesi coeve e successive, toccando Kant, Goethe, Husserl e Schopenhauer. Suggestiva in particolare la strategia dell'accostamento di Goethe a Husserl.
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L'accostamento di Husserl a Goethe, oltre che suggestivo, è pertinente in relazione alla valoprizzazione delle potenzialità percettive cenestetiche e propriocettive. In più valorizza quella dimensione in fondo leibniziana di attenzione alla differenza, alla peculiarità specifica delle qualità del vissuto, che è un tratto davvero husserliano (e goethiano).
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