mercoledì 12 maggio 2010

Relazione di M. De Donno: Leopardi e la Natura

M. De Donno presenta la sua relazione su Leopardi e la Natura, che, muovendo da un confronto tra lo scenario dell'Islandese e quello della Ginestra, perviene a una riflessione conclusiva e, come vuole sottolineare l'autore, personale, sul rapporto uomo-natura.
I temi trattati da De Donno sono stati oggetto, tra l'altro, di una significativa discussione tra Adriano Sofri e Sebastiano Timpanaro (cfr. rispettivamente Sempre verde mi fu, "Panorama", 12 aprile 1987, pp. 136-41 e Il "Leopardi verde", "Belfagor", XLII, 6, 30 novembre 1987, pp. 613-37, ora in Il Verde e il Rosso. Scritti militanti, 1966-2000, c/d L. Cortesi, Roma, Odradek, 2001)
Il testo di M. De Donno è disponibile in pdf su sito esterno (si ringrazia www.agenziaimpronta.net per l'hosting remoto del file).

1 commento:

  1. Il gentile autore ha chiesto un commento prima dell'ultima sessione del seminario. Mi permetto di dire che abbia fatto più che bene a tentare di rapportare quanto si apprende nello studio a quanto l'esperienza propone; d'altra parte perché studiare se ciò fosse illecito o impossibile? Quanto alle questioni sollevate sul Leopardi "verde", gli appellativi di "matrigna" e "nemica" che Leopardi riserva alla natura non gli precludono la consapevolezza che il male maggiore gli uomini riescono a compierlo proprio gli uni nei confronti degli altri, il che è assurdo. Lottare contro la Natura non significa assoggettarla in nome di una razionalità tecnica che ce la debba rendere indefinitamente disponibile come material da lavoro, ma prendere atto che la nostra soggettività si è allontanata da ogni condizione naturale e che con questa origine si è condannati, piaccia o meno, a vivere conflittualmente. Ciò può avvenire minimizzando le nostre difficoltà e sofffrenza oppure amplificandole. Nel primo caso lasciamo prevalere, paradossalmente, proprio gli aspetti più antichi della nostra acculturazione, quelli della valorizzazione piena degli affetti istintivi di socialità, gregariato e relazione che sono "secondo natura", e identificano i primi e irripetuti progressi della civiltà nel senso del potenziamento armonioso dell'indole umana.
    Franco Gallo

    RispondiElimina