Segnaliamo, in rapporto alla relazione orale di A. Crisanti che si concluderà nella prossima seduta del 23.04, un articolo piuttosto efficace di S. Giametta (insigne traduttore di Nietzsche) su Croce lettore di Leopardi, che prospetta anche alcuni interessanti riferimenti a Nietzsche e a Goethe.
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Ricordiamo, dalla prima parte della discussione, come sia emersa la paradossale vicinanza di Croce al determinismo positivistico nell'interpretazione del rapporto salute-malattia-filosofia in Leopardi. Per contestualizzare ulteriormente la lettura crociana, potremmo avvalerci di un suggerimento di F. Tuccillo (Leopardi nel tempo, Napoli, Macchiaroli, 2001), che ascrive al sospetto di Croce contro l'irrazionalismo, il nichilismo e le filosofie vitalistiche la sua presa di posizione così dura contro Leopardi (nel 1922-23, periodo denso di altre gravi preoccupazioni politico-morali): come se nell'opera leopardiana si vedessero già tutte le dinamiche di quell'irrazionalismo antistoricistico che Croce coglieva come fattore dominante della crisi morale del liberalismo europeo.
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Ricordiamo, dalla prima parte della discussione, come sia emersa la paradossale vicinanza di Croce al determinismo positivistico nell'interpretazione del rapporto salute-malattia-filosofia in Leopardi. Per contestualizzare ulteriormente la lettura crociana, potremmo avvalerci di un suggerimento di F. Tuccillo (Leopardi nel tempo, Napoli, Macchiaroli, 2001), che ascrive al sospetto di Croce contro l'irrazionalismo, il nichilismo e le filosofie vitalistiche la sua presa di posizione così dura contro Leopardi (nel 1922-23, periodo denso di altre gravi preoccupazioni politico-morali): come se nell'opera leopardiana si vedessero già tutte le dinamiche di quell'irrazionalismo antistoricistico che Croce coglieva come fattore dominante della crisi morale del liberalismo europeo.
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